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Immagine del redattoreDott.ssa Chiara Mango

CIUCCIO SÌ O CIUCCIO NO?


Si tratta di un argomento spesso divisivo. In effetti il ciuccio non è uno strumento da demonizzare ma dev’essere usato con criterio. Vediamo alcuni consigli su come gestirlo: L’uso del ciuccio non è consigliabile prima dell’avviamento dell’allattamento al seno, infatti il bambino potrebbe richiedere con meno frequenza o addirittura abbandonare l’allattamento, pertanto si suggerisce di aspettare almeno il primo mese di vita. Da quel momento in poi si suggerisce di limitarlo a partire dai 6 mesi per poi abbandonarlo entro il primo anno di vita. Si può arrivare ad utilizzarlo fino a un massimo di 24 mesi.


Aspetti positivi del ciuccio Sono numerosi gli aspetti positivi legati all’utilizzo del ciuccio. Nei primi mesi di vita infatti può aiutare:

  • favorisce l’addormentamento;

  • aiuta nella digestione, soprattutto in caso di reflusso;

  • aiuta a prevenire la sindrome da morte improvvisa nel lattante;

  • favorisce il relax nelle situazioni stressanti.

Aspetti negativi del ciuccio Spesso il ciuccio viene usato come principale fonte di conforto, questo rende molto difficile il poterlo eliminare con facilità. Per evitare un rapporto di dipendenza dev’essere usato solo nei casi di necessità. L’utilizzo prolungato del ciuccio può portare a diverse problematiche:

  • modifiche anatomiche come: un palato ogivale, problematiche dentarie e/o malocclusioni.

  • impostazione scorretta della lingua che comporterà una possibile deglutizione atipica, cosa che comporterebbe, come nel caso sopra, l’utilizzo di un apparecchio e cure dentistiche;

  • difficoltà nello sviluppo del linguaggio poiché essendo alterata l’anatomia del cavo orale avrà difficoltà articolatorie (es. nel pronunciare diversi fonemi).

Suggerimenti ​​

  • Non usare il ciuccio come mezzo di conforto (ad es. darlo quando è nervoso e sta per piangere per un capriccio).

  • Non usarlo quando il bambino è sveglio nel passeggino.

  • Non usarlo mentre gioca o interagisce con l’adulto.

Come togliere il ciuccio Innanzitutto sarà necessario scegliere il momento giusto per poterlo fare. Si può individuare un momento in cui il bambino non sta affrontando già un ulteriore stress (es. inserimento a scuola, spannolinamento) ed è ben predisposto. Suggerisco inoltre di farlo coincidere con un vostro periodo di ferie per ritagliarvi tutto il tempo necessario. La scelta di togliere il ciuccio dev’essere condivisa da entrambi i genitori che dovranno collaborare tra loro e fare squadra. Raccontare al bambino ciò che succederà è ottimo modo per introdurre l’argomento Attenzione, il bambino deve capire che si tratta di una scelta ferma in cui dovrà seguire quanto richiesto dalla mamma e il papà Coinvolgete il bambino, inventando una storia che poi verrà sviluppata magari con foto o racconti o leggete insieme a loro un libro che possa aiutarlo a comprendere il momento. Sicuramente dovrete essere presenti in modo da poterlo aiutare quando sentirà il bisogno del ciuccio. ATTENZIONE Una volta presa questa decisione non si deve tornare indietro o procedere a piccoli passi ( es. lasciarlo solo per la notte). È inevitabile che il bambino pianga e che prosegua fino a che non si abituerà a stare senza ma non ci vorrà molto, al massimo una settimana. Tenete duro e non mollate! Libri suggeriti

  • Voglio il mio ciuccio, lapis edizioni

  • Capitan Ciuccio, ed. bibliolibrò

  • Che noia il ciuccio, edizioni Del Baldo

  • Anna dorme senza ciuccio, Clavis edizioni

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